FURORE, di J. Steinbeck, READING/VOCI/SUONO/POLVERE

Furore, reading, suono, polvere

Questa serata dedicata alla lettura di alcuni brani di Furore, di John Steinbeck, è stata pensata a più mani, alla fine di questo periodo strano e sofferto che ci ha visti in contatto quasi esclusivamente su piattaforme digitali.
E infatti è stata completamente tessuta e provata on line, molte persone si sono conosciute via etere e mai viste dal vivo prima di questa sera.
L’dea nasce da un gruppo di professionisti e ricercatori di diverse discipline per studiare e confrontarsi su aspetti complessi nelle organizzazioni e per promuovere lo sviluppo delle soft skills in chi opera in ambiti aziendali.
Questo gruppo, i Buratelli, formato nell’autunno 2018, ha proposto interventi formativi e seminariali sul valore della diversità in azienda, sui processi di change management e sicurezza psicologica.
Non ci confondano le parole inglesi che rimandano ad un’idea di standardizzazione, di fast growth, come i polli fatti crescere in batteria; i 5 punti per…, i 10 step per……
Crediamo fermamente che lo sviluppo delle competenze trasversali avvenga in modo culturale, soggettivo, sociale, ampio e creativo.
Negli ultimi mesi, i Buratelli hanno intensificato l’attività on line con webinar specialistici sullo smart working e su alcune pratiche innovative di sviluppo personale, fra le quali un’attività per migliorare la comunicazione in pubblico, chiamata “Fare un video in emergenza”.
E da qui alla lettura pubblica, il passo è stato breve.
Sulla sua strada ha incontrato
Giacomo Garaffoni – autore e regista
Classe 1981, attivo in Italia ed Europa con diversi gruppi teatrali (Teatro Valdoca, Societas Raffaello Sanzio, Romeo Castellucci, Silvia Costa, Motus, Lecher non coeur – Julien Gosselin, Enrique Vargas e altri). Prende parte ad alcuni dei più importanti festival italiani
ed europei.
Nell’ultimo anno concentra il suo lavoro di autore e regista sull’ambizioso progetto “Voglio soltanto le ossa”, opera teatrale e letteraria sulla oscura vicenda di Cristina Golinucci, ragazza cesenate scomparsa fuori da un convento nel 1992 senza lasciare alcuna traccia.
e
Michele Ambroni, nato a Cesena nel 1989, artista visivo che lavora con gli spazi marginali, nella sua ricerca utilizza la fotografia e la scultura distaccandosi dall’aspetto tecnico per ritornare ad una condizione primaria del concetto di immagine, cercando di ritrovarne l’essenza ed enfatizzando la sua materialità.
Nel 2020 ufficializza il progetto Atlas, che lo vede protagonista in atti performativi legati al suono, come in questa serata.
Dal 2019 è docente di Fotografia ed Elaborazione digitale dell’immagine all’Accademia di Belle Arti di Rimini.
Perché Furore, un testo di 634 pagine uscito 80 anni fa? La scelta è stata casuale fra diversi testi proposti nel gruppo; casuale nel senso proprio di tirato a sorte!
Ma, come spesso accade, nulla è per caso e questo testo ha fatto innamorare molti di noi per la sua forza e la sua struggente e maledetta attualità, fino all’idea di tessere qualcosa di diverso da un semplice incontro di lettura; ed ecco la proposta di questa sera,
una lettura a più voci accompagnate da suoni materiali che colgono la marginalità e la potenza dei messaggi di Steinbeck in questa cornice suggestiva in una serata di piena estate.

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